L'anima del lupo, una nuova via alla Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, aperta da Claudio Migliorini e Roberto Parolari.

L’anima del lupo, nuova via alla Cima Tosa – Dolomiti di Brenta

Nuova via alla Cima Tosa, Dolomiti di Brenta

Solito scambio di messaggi e telefonate con Roberto sulle condizioni di ghiaccio pre-inverno in Brenta.

L'anima del lupo, una nuova via alla Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, aperta da Claudio Migliorini e Roberto Parolari.

Oramai sta diventando un appuntamento fisso, non appena si respira nell’aria il “cambio di stagione” la mente ritorna a sognare fredde avventure tra le pieghe delle pareti.

Grazie ad un giro di “perlustrazione” di Roberto è ormai certo che sulla Parete nord di Cima Tosa si sia formata quell’effimera linea che nei precedenti anni abbiamo sempre visto sottile sottile, quasi inesistente ma che la mente sognava e immaginava quel giorno in cui particolari condizioni ce l’avessero fatta trovare larga come una strada.

Un’occasione da non perdere visto l’inizio inverno con scarsità di neve al suolo e dunque avvicinamenti più agevoli.

Detto, fatto! La sera del 9 dicembre ci ritroviamo all’invernale del Rifugio Brentei.

 

Il mattino seguente siamo all’attacco e come da previsione non manca il forte, fortissimo vento che ci accompagnerà per tutta la giornata. Maschera obbligatoria!

L'anima del lupo, una nuova via alla Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, aperta da Claudio Migliorini e Roberto Parolari.

Fa freddo, freddissimo!! La parete è molto sporca di neve, tutto sommato siamo anche riparati dalle forti raffiche di vento ma saliamo lenti: in queste condizioni non potremmo fare altrimenti.

La prima parte alterna sezioni su ghiaccio e misto a sezioni su roccia; saliamo 4 tiri, ne mancherebbe uno per arrivare al nevaio ma il buio è imminente e visti gli impegni del giorno successivo cmq dovremmo scendere senza riuscire ad arrivare in cima. Buttiamo le doppie e rientriamo.

Dopo un paio di settimane riusciamo di nuovo a tornare ma per questo nuovo tentativo scegliamo di salire dalla Val Brenta:  il 27 sera saliamo alla malga Val Brenta alta dove passeremo la notte. Il mattino di buon ora si parte e per le 8 siamo pronti ad attaccare. Le condizioni della parete sono un po’ migliorate essendo meno “sporca” di neve e non essendoci vento. In poche ore saliamo quei  4 tiri già aperti nel precedente tentativo, apriamo un nuovo tiro e in breve siamo sul nevaio sotto la lunga colata. Roberto mi lascia condurre questa prima parte, poi lascio a lui il primo tiro della colata dal nevaio.

L'anima del lupo, una nuova via alla Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, aperta da Claudio Migliorini e Roberto Parolari.

Al tiro successivo riprendo a salire la colata che si presenta in un crescendo di difficoltà, la parete è verticale e si alternano tratti su neve trasformata a cui rilanciare, a tratti di neve inconsistente che ostacola la possibilità di protezione. Quelle poche piazzate sono molto aleatorie, bisognerebbe fermarsi a ripulire tutta la neve che ricopre la roccia … ma sarebbe un lavorone: piazzo le protezioni un po’ la dove la parete mi offre possibilità e salgo.

Siamo saliti arrampicando sempre in libera e utilizzando per proteggerci protezioni veloci, clessidre, viti e chiodi nelle soste laddove era impossibile fare diversamente: mi piace questo stile, è quello che preferisco e più mi si addice.

 

Da metà della colata alla cima i tiri si susseguono al chiaro delle pile frontali: oggi l’unica via di uscita è verso l’alto. Alle 20:30 Roberto mi raggiunge all’ultima sosta: siamo felici di questa nuova avventura assieme. Ora ci aspetta la discesa in corda doppia e il lungo cammino verso valle.

Vogliamo condividere con voi questo “piccolo grosso” rischio preso alla prima calata: martellando un nut per rinforzare la sosta di calata Roberto colpisce dal basso il sasso incastrato (dall’alto) di sosta a cui eravamo assicurati che fuoriesce: “tut a post”, ma questo è un monito a non abbassare mai la guardia anche quando le difficoltà della salita sembrano ormai alle spalle. In cima ad una via siamo solo a metà della nostra ascensione.

La parete è ripida e le doppie filano via lisce senza intoppi. Alle 5 del mattino, dopo 26 ore non stop, arriviamo all’auto nei pressi del Prà de la Casa dove Matteo ci aspetta con una fumante cioccolata calda: sempre davvero troppo gentile!

Siamo felici di questa nuova avventura e salita fatta assieme; la linea è molto bella e ogni tiro è sempre impegnativo.

Forse la parte “più impegnativa” è stata quella del nome. Dopo una serie di mie proposte, ovviamente rimbalzate, Roberto arriva con questa: “L’anima del lupo” … vabbè, la prossima volta però scelgo io il nome!

 

Di Roberto Parolari

Andatura elegante e discreta, carattere nobile e indipendente, predatore perseverante e implacabile dotato di grande capacità di adattamento: il lupo è una delle creature selvagge più affascinanti, dotato di un incredibile talento da cacciatore, capace di vivere in branco, in gruppo, o contemporaneamente decidere di percorrere il suo percorso di vita solitaria; animale leale ma feroce ha finito con il tempo per rappresentare la purezza primigenia della natura.

L’approccio a questa salita da parte nostra è stato puro, diretto e senza compromessi, niente fix o passi in artificiale, non è stato pianificato, per noi era normale salirla in questo modo. Quando abbiamo deciso il materiale da portarci al seguito, oltre a un buon assortimento di friend e nut ognuno di noi aveva con sè una buona e abbondante scelta di chiodi da roccia da usare per le soste di salita e di discesa; non è stato facile farlo: abbiamo dovuto lavorare di ingegno, martellando nut, aguzzando la vista per trovare clessidre, collegare spuntoni a chiodi.

Il nome della via è un elogio a questo splendido e fiero animale, io nella mia piccolezza in alcuni momenti mi sento parte di questa nobile anima.

 

Buon divertimento!!

Claudio e Roberto

 

Via: “L’Anima del Lupo” alla parete nord di cima Tosa (Dolomiti di Brenta)
Apertura: Parolari Roberto e Claudio Migliorini il 28/12/2018 (primo tentativo fino al 4° tiro il 10/12/2018)
Prima ripetizione Daniele Frialdi e Marco Verzelletti il il 12/01/2019
Seconda ripetizione Andrea Mutti e Luca Doimo 29/01/2019
Sviluppo: 550m (+300m Canalone Neri) Esposizione: Nord
Difficoltà max: IV, WI6, M6, VI su roccia.

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