Nuova via alla Cima Tosa, Dolomiti di Brenta Solito scambio di messaggi e telefonate con Roberto sulle condizioni di ghiaccio pre-inverno in Brenta. Oramai sta diventando un appuntamento fisso, non appena si respira nell’aria il “cambio di stagione” la mente ritorna a sognare fredde avventure tra le pieghe delle pareti. Grazie ad un giro di “perlustrazione” di Roberto è ormai certo che sulla Parete nord di Cima Tosa si sia formata quell’effimera linea che nei precedenti anni abbiamo sempre visto sottile sottile, quasi inesistente ma che la mente sognava e immaginava quel giorno in cui particolari condizioni ce l’avessero fatta trovare larga come una strada. Un’occasione da non perdere visto l’inizio inverno con scarsità di neve al suolo e dunque avvicinamenti più agevoli. Detto, fatto! La sera del 9 dicembre ci ritroviamo all’invernale del Rifugio Brentei.   Il mattino seguente siamo all’attacco e come da previsione non manca il forte, fortissimo vento che ci accompagnerà per tutta

Una nuova via di ghiaccio e misto in Val Brenta Il gruppo del Brenta ha sempre avuto per me un fascino particolare, soprattutto in inverno, quando le sue vallate e pareti diventano più inospitali, fredde, solitarie. Ricordo quando cominciai a sfogliare per la prima volta le pagine della Guida Ghiaccio Verticale sul gruppo del Brenta, tra i vari apritori compariva spesso questo nome: Roberto Parolari. Ai miei occhi, grandiosi erano, e sono tutt'ora, gli itinerari che coi vari compagni aprì allora. Il "caso", o forse no, ha poi voluto che conoscessi Roberto proprio qui, in Brenta, in inverno. Assieme a lui quel giorno c’ era anche Andrea Reboldi con il quale erano intenti ad aprire una nuova via. In modo "rocambolesco" mi aggregai a loro e insieme aprimmo Chapeau, una bella e impegnativa via di misto (ma questa è un’ altra storia, in un’ altro posto, un po’ più in alto.). E

MONTE NERO DI PRESANELLA di Claudio Migliorini Autunno 2011, inizi di dicembre, giornatona di alta pressione, cielo tersissimo, condizioni sicuramente molto buone in alto e… se qualcosa deve andare storto sicuramente lo farà! E’ così che causa “bidone mattutino” mi ritrovo solo soletto in quel di Pinzolo a spremermi le meningi sul che fare. Il ripiego, per così dire, sarà un giro sul già conosciuto Couloir dell’ H. Passando per il bivacco del rifugio Segantini trovo sul libro la relazione di una nuova via aperta pochi giorni prima. Due info al telefono da Patrick, sento Cristiano se è libero e il giorno seguente è presto organizzato: Wind of Change! Classica levataccia da casa, ma la fatica sarà ampiamente ripagata: bellissimi scorci sul Brenta il mattino all’alba, giornata tersa sopra un mare di nuvole ed ottima compagnia. La via poi è veramente molto bella, completa e impegnativa: roccia e misto, cengetta a sinistra e,