Ultima Frangia
Una nuova via di ghiaccio e misto in Val Brenta Il gruppo del Brenta ha sempre avuto per me un fascino particolare, soprattutto in inverno, quando le sue vallate e pareti diventano più inospitali, fredde, solitarie. Ricordo quando cominciai a sfogliare per la prima volta le pagine della Guida Ghiaccio Verticale sul gruppo del Brenta, tra i vari apritori compariva spesso questo nome: Roberto Parolari. Ai miei occhi, grandiosi erano, e sono tutt'ora, gli itinerari che coi vari compagni aprì allora. Il "caso", o forse no, ha poi voluto che conoscessi Roberto proprio qui, in Brenta, in inverno. Assieme a lui quel giorno c’ era anche Andrea Reboldi con il quale erano intenti ad aprire una nuova via. In modo "rocambolesco" mi aggregai a loro e insieme aprimmo Chapeau, una bella e impegnativa via di misto (ma questa è un’ altra storia, in un’ altro posto, un po’ più in alto.). E
CIVETTA VERTICALE: “Chimera verticale” e “W Mejico Cabrones”
LA STREPITOSA ACCOGLIENZA DEL VENTURINI "…ma è così strepitosa come si dice l’accoglienza del Ventura?" "Vedrai Vecchio! È sempre una festa quando si arriva!" Enrico Geremia: Siamo in due cordate (Cristiano Pastorello, Andrea Simonini, Claudio Migliorini ed io) ansiose di trascorrere una serata coccolati dall’accoglienza del Ventura dopo una giornata di sano alpinismo passato sulla parete delle pareti. Che via? Chiaramente: "Chimera Verticale". Tanto ne avevamo sentito parlare dagli amici comuni che ci avevano messo le mani (fra cui anche mio fratello Daniele) che la nostra curiosità doveva essere appagata. Causa vari impegni di Andrea e Cristiano, ci ritroviamo solo Claudio ed io. Le braccia sono un po’ stanche dalle precedenti "scampagnate dolomitiche", ma dobbiamo approfittare degli ultimi giorni di ferie. "Claudio, domani si va su al Tissi…" L’arrivo al Tissi è già una festa senza eguali, ritroviamo un sacco di amici con cui si parla e si discute di alpinismo, scambiando preziose informazioni sulle